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L’Unione Industriali Napoli compie 100 anni: Ranieri Impiantistica in mostra

Presentata oggi presso la sede dell’Unione Industriali Napoli (piazza dei Martiri, 58), la Mostra Documentaria “100 Anni di Imprese. Unione Industriali Napoli 1917-2017”, curata dall’Unione insieme alla Fondazione Banco di Napoli, e realizzata con i patrocini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania.

L’Unione Industriali Napoli è stata fondata il 27 luglio 1917 con la denominazione di Unione regionale industriale concretizzando la volontà, a ridosso della conclusione del primo conflitto bellico, di dare vita a un organismo di rappresentanza degli industriali napoletani e meridionali.

Nella ricorrenza del centenario, la mostra, ripercorrendo le tappe salienti della storia dell’Associazione, consente delle incursioni nella storia dell’industria napoletana, seguendo il percorso dei cicli produttivi e valorizzando aspetti meno noti di natura economica, sociale, immateriale.

Tra la documentazione esposta in mostra, anche atti d’archivio messi a disposizione dalla Ranieri Impiantistica, tra cui l’iscrizione alla Camera di Commercio della ditta Michele Ranieri, risalente al 1961, preventivi e volumi tecnici degli anni ’60.
La “Ditta Michele Ranieri”, a cui fa riferimento il documento, fu fondata da Michele, papà del nostro Lino, ed era una delle rare realtà specializzate dell’epoca in impianti di riscaldamento, di trattamento aria, di depurazione acqua e di riconversione centrali termiche, da gasolio ad utilizzo di altri comburenti.

Inoltre alle fonti documentarie dell’Unione si affiancano quelle conservate presso il fondo “Giuseppe Cenzato” dell’Archivio storico Enel, per noi una sorta di archivio ritrovato. Si deve infatti a Giuseppe Cenzato, storico Presidente dell’Unione – nonché Direttore prima, Amministratore Delegato poi della Sme – la localizzazione presso la Società Meridionale Elettricità della documentazione relativa all’Unione, carte che si sono poi sedimentate in quel complesso documentale e ne sono diventate parte integrante. E’, questa, documentazione di estremo interesse, che insiste su un arco cronologico dal 1917 al 1960 circa, e che l’Unione ha recentemente acquisito al suo archivio in copia digitale.

Valore aggiunto è offerto alla Mostra dai documenti dell’Associazione Costruttori Edili Napoletani (nata con la denominazione di Associazione Nazionale Costruttori Italiani il 18 agosto 1945) e dell’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (costituita il 20 dicembre 1943 presso la sede dell’Unione Industriali in via Alabardieri) ma, soprattutto, dagli oltre cento documenti selezionati tra quelli resi disponibili dalle associate, alcune delle quali hanno per la prima volta aperto alla consultazione archivi storici strutturati o fonti di natura storica.

La mostra, dunque, partendo da una ricerca storica, documentaria e iconografica – svolta presso l’Archivio Centrale dello Stato, l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio storico della Confindustria, la Fondazione Banco di Napoli, l’Archivio storico Enel, l’Archivio storico della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Napoli, l’Archivio fotografico Parisio, l’Archivio dell’Istituto Luce e presso le associate – propone e rende testimonianza di una memoria che qualifica, contraddistingue e rafforza i processi identitari di un’intera comunità.

L’itinerario documentale si snoda su un doppio binario: un percorso istituzionale che segue, attraverso le fonti, la storia dell’Associazione, e un percorso legato alle specifiche realtà produttive, articolato in una rassegna dei documenti più significativi messi a disposizione da alcune delle associate. Atti costitutivi, carteggi, brochure e manifesti, fotografie, elaborati tecnici scandiscono un percorso cronologico che consente di ritrovare, seppur in diversi assetti societari, alcune di quelle prime, quarantaquattro, società aderenti all’Unione fondata nel 1917.

Il percorso istituzionale propone invece: copie di statuti, verbali di sedute consiliari, relazioni sullo stato dell’industria napoletana, consentendo di “leggere” la storia attraverso una rassegna di fonti primarie.

A complemento della mostra è stato realizzato un filmato che, superando i limiti dell’esposizione documentale fisica, offre una carrellata virtuale della documentazione relativa alle ventisei imprese protagoniste del percorso allestitivo.

Come ha scritto Claudio Pavone nel suo Prima lezione di storia contemporanea (Laterza, Bari, 2007):

«Al passato ci si può volgere sotto una duplice spinta:

disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi;

ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo,

illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi».

Tra le intenzioni di questa mostra vi era quella di rispondere ad entrambe le sollecitazioni e di dare avvio ad un’attività di cura e divulgazione di patrimoni documentali che spesso restano inopportunamente ignoti.

La mostra è allestita presso la sede dell’Unione Industriali Napoli (piazza dei Martiri, 58) e rimarrà aperta dal 28 giugno al 13 luglio 2017 (lunedì/giovedì ore 9.00/13.00 e 14.00/18.00 – tel.081.5836281).

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