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Ranieri Impiantistica: I nostri primi 30 anni

Pasquale Ranieri, amministratore unico della Ranieri Impiantistica, scrive una lettera aperta per dire grazie a chi, negli anni, ha creduto e sostenuto la sua azienda.

Grazie. Da parte di una famiglia che ha iniziato ad intraprendere la strada della realizzazione degli impianti agli inizi del 1900, prima con il bisnonno Michele, poi con il nonno Pasquale che curava l’illuminazione pubblica di Ottaviano e l’istallazione delle luminarie delle feste patronali, da cui deriva il soprannome (usanza tipica dei paesi), di “lanternella”. Ma è con mio padre Michele, i suoi fratelli e con mia mamma in ufficio, che si fondano le radici della Ranieri Impiantistica. Mio padre, spesso definito “il principe”, unico nella forza di volontà, nella lungimiranza, nell’innovazione, nella qualità. E’ con questo spirito che nasce, nel luglio 1986, la Ranieri Impiantistica Srl, sempre contraddistintasi sia dalla voglia di crescere, grazie all’innovazione delle materie prime nell’utilizzo di prodotti unici (l’acciaio malleabile, il polietilene, il radiatore di acciaio tubolare), sia dalla specializzazione. Ricordo quando, nel 1984 ero in WIRSBO/UPONOR per visionare le fabbriche e la nuova rete di tele-riscaldamento di Stoccolma e poi di Copenaghen. Tra i nostri punti di forza, devo citare anche la formazione costante delle risorse umane: prima di tutto, la formazione del sottoscritto, e poi quella di tutti i miei collaboratori e dipendenti, nell’intento di essere sempre più professionali e costruire un percorso culturale e di qualità, non soltanto sulla carta. Siamo stati tra i primi ad avere personale con qualifica di responsabile di igiene (categoria A – norma europea); tra i primi ad avere un protocollo sanitario che consente di intervenire nei reparti di radiodiagnostica. Negli anni, ci siamo assunti anche dei rischi imprenditoriali – si può parlare di vere e proprie scommesse, probabilmente nel momento più buio dell’economia globale. La mente corre al 2012 e al contratto EAV. Non ci siamo mai tirati indietro: crescere, dare un servizio migliore alla Clientela (servizio di reperibilità h24 tutti i giorni) è sempre stata la nostra spinta. Lo “stile Ranieri”, è fatto di confronto costante, interno ed esterno, per la crescita di una squadra vincente. Si, perché unasquadra è quel abbiamo sempre voluto essere. Squadra composta da uomini e donne che si confrontano responsabilizzandosi per costruire un benessere che vada oltre l’impianto e che raggiunga sempre l’obiettivo: la soddisfazione del Cliente/Uomo, e dell’ambiente che lo circonda (ovvero, Responsabilità Sociale).

Negli ultimi tre anni abbiamo triplicato il personale, rinnovato il parco automezzi, rinforzato tutte le attrezzature, raddoppiato la quadratura dei nostri uffici, riuscendo comunque a superare le negatività del biennio 2013-2014 e riportare il bilancio in attivo. Nell’ultimo anno abbiamo intrapreso una campagna stampa che non è esclusivamente pubblicitaria, ma serve a comunicare tutto ciò che siamo in fondo da Ranieri Impiantistica, con consigli mirati per il benessere dell’uomo nel contesto in cui vive. E dal primo luglio siamo, con orgoglio, partner del Calcio Napoli. La presenza in comitati tecnici nazionali, in associazioni come AiCARR o come ASSISTAL (associazione firmataria del contratto metalmeccanico, di cui sono onorato di essere Vice Presidente) ci consente di essere costantemente aggiornati sulle norme in essere e non, per dare il miglior contributo negli incarichi progettuali e segno di responsabilità verso i nostri Clienti. Ma la nostra forza è anche rimanere saldamente legati alla nostra terra: è per questo che da anni contribuiamo a progetti di solidarietà, come quelli forniti alla Croce Rossa pompeiana e alla Onlus Superabile di Pagani (SA), e ancora nella salvaguardia di opere d’arte, come il restauro degli strumenti musicali di Gaetano Donizetti a Pollena Trocchia e il recupero di pastori del ‘700 e di numerosi quadri della Scuola Napoletana nella Chiesa di San Michele Arcangelo di Ottaviano.

Inoltre, siamo stati lieti di aiutare un gruppo di scout di Salerno nel loro viaggio a Lourdes e di aver firmato un protocollo con “Trame Africane” per il completamento del Reparto di Pediatria del St. Therese Hospital di Kiirua (Kenya).

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